Corredo funerario con materiali di tradizione protostorica
- Appartenenza oggetto
- Proprio
- Categoria
- Corredo funerario
- Nazione, Regione, Provincia
- Italia, Lombardia, Brescia
- Città
- Cividate Camuno
- Luogo di conservazione
- Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica di Cividate Camuno
- Luogo di collocazione
- Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica di Cividate Camuno
- Datazione
- I-II sec. d.C.
- Provenienza
- Borno, necropoli
Descrizione breve
Ubicata lungo un'importante via di collegamento fra la Valle Camonica e la Val di Scalve, Borno era verosimilmente un centro attivo e vivace, al centro di traffici commerciali legati prevalentemente alle risorse minerarie locali. Dal punto di vista archeologico l'area più ricca è non a caso localizzata lungo l'attuale via Don Moreschi, nella località Calanno, dove in diverse occasioni sono venute alla luce evidenze riferibili ad una necropoli organizzata a recinti murari e i resti di un santuario dedicato a Minerva. La via costituiva anche in età romana la più importante arteria stradale di collegamento tra Borno e Malegno-Cividate e Malegno.
Importanti informazioni sulla necropoli furono acquisite nel 1984-85 quando venne scavato un recinto funerario contenente 11 sepolture a cremazione e la relativa zona di combustione (ustrinum). Il recinto era in muratura di ciottoli e sfaldature litiche legati da malta, con probabile monumentalizzazione del lato principale, come suggerito da numerosi elementi architettonici in pietra rinvenuti in corso di scavo.
Delle tombe, 5 erano in nuda terra, una aveva protezione laterale in ciottoli e copertura in lastra di pietra, una era a fossa con copertura costituita da un tegolone e 4 erano a cassetta litica. Le tombe in cassa litica avevano un corredo decisamente più ricco rispetto alle altre. I materiali, databili fra I e II sec. d. C., sono costituiti da abbondante ceramica, anche di tradizione preromana e metallo, anche prezioso, fra cui si distinguono numerosi strumenti ( tra cui alcuni attrezzi, quali gravine e scalpelli, connessi alla lavorazione della pietra), stili, coltelli, laminette votive, nonchè pendagli e amuleti di tradizione protostorica carichi di significati simbolici. E' stato ipotizzato che i defunti fossero membri di un particolare gruppo sociale, forse di una casta sacerdotale.
Bibliografia
Jorio S., Un esempio di continuità culturale nella permanenza di modelli protostorici in corredi di età romana, in Atti del II Convegno Archeologico Provinciale, Grosio 1995, Sondrio 1999, pp. 237-248.